La stellina annoiata





Di solito nelle sere d’estate restiamo con il naso all’insù ad attendere il passaggio di una stella cadente così da poter esprimere un desiderio, sperando che si avveri.
Lassù nel cielo succedeva più o meno la stessa cosa, una piccola stellina guardava le luci che arrivavano dalla terra e pensava come poteva  essere divertente stare su quel pianeta dove viveva tanta gente, mentre lei era sempre sola soletta nel buio del cielo.
E passava le notti a fantasticare su quello che avrebbe potuto fare sulla terra e sognava di poter scendere giù e conoscere tutte le stelle che c’erano; ma non sapeva che non erano stelle, ma solo luci artificiali.

I giorni passavano e nella testa della stellina si faceva strada sempre di più il pensiero di andare sulla terra, finché un bel giorno una cometa le passò vicino; la stellina la chiamò urlando più forte che poteva, perché la cometa correva molto forte:
“COMETAAAAA!! signora COMETAAAA! SI FERMI PER FAVORE” gridò la stellina ma la cometa era troppo veloce per fermarsi ad ascoltare le richieste della stellina.
Sempre più triste la piccola stella pensò che non sarebbe mai riuscita ad andare sulla terra, fin quando  improvvisamente un giorno vide seduta sulla luna una piccola fatina che si rilassava leggendo un libro.
Si voltò e dopo un lungo sbadiglio, svolazzando arrivò dalla nostra stellina:
"Ciao Stellina. Io sono la fatina Petunia", la nostra stellina era contenta di non essere più sola e raccontò alla fatina quello che aveva visto qualche giorno prima: "Alcuni giorni fa ho incontrato la Cometa Frettolosa...", Petunia la interruppe dicendole: "Mi ha detto che una stellina la chiamava, ma correva troppo veloce e non poteva fermarsi però mi ha chiesto di cercarti! Cosa c'è che non va?".
La stellina espresse il suo desiderio e la fatina le disse: “Sulla terra non c’è nulla di speciale per cui valga la pena lasciare il nostro meraviglioso cielo, ma se tu lo vuoi veramente esaudirò il tuo desiderio.
La stellina felice, indossò l’abito più bello e si preparò ad andare sulla terra. 
Bastò un ABRACADABRA e per incanto arrivò sulla Terra.
Là, lei non conosceva e si ritrovò confusa e spaesata in mezzo al traffico, tra auto che sfrecciavano strombazzando, cani che abbaiavano, sirene di ambulanze e tutto quello a cui gli esseri umani sono abituati ma non lei!
Rischiò persino di essere schiacciata dalla gente che camminava velocemente sui marciapiedi, desiderò più che mai la quiete, il silenzio e la solitudine del suo posticino in cielo tra le altre stelle.
Non sapeva come fare, non sapeva come tornare indietro e cominciò a piangere e disperarsi ma nessuno poteva udire la sua voce in mezzo a quel gran frastuono.
Finalmente sulla terra scese la sera e i rumori si attenuarono, la stellina timidamente uscì dal suo nascondiglio, pregando che qualcuno venisse a cercarla e grandi lacrime scesero dai suoi occhi.
Fortunatamente su in cielo,  la regina delle fate, durante un giro di ispezione,  notò la mancanza della stellina, radunò tutte le fatine e chiese loro che fine avesse fatto.
La piccola fata Petunia confessò: "Ho aiutato io Stellina a scendere sulla terra perché lo desiderava tanto!".
Molto arrabbiata la regina delle fate rimproverò la fatina, per aver agito senza il suo permesso e le disse: “Non sempre quello che si desidera è veramente il meglio per noi” e rapidamente scese sulla terra dove per tutta la notte cercò la piccola stella.
Finalmente alle prime luci dell’alba notò tra le auto in sosta un piccolo bagliore, era la stellina che si stava spegnendo a poco a poco. La raccolse allora tra le sue braccia e la riportò in cielo tra le sue sorelle.
Così la piccola stella riprese il suo posto in cielo, da quel giorno non si lamentò mai più del silenzio e della noia.
Aveva capito la lezione, si scusò con la Regina delle Fate per tutte le preoccupazioni che le aveva procurato e per il tempo perso.
La Regina delle Fate comprese il pentimento di Stellina e per premiarla, ogni giorno, le manda una fatina per farle compagnia.

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