Lassù nel cielo succedeva più o meno la stessa cosa, una
piccola stellina guardava le luci che arrivavano dalla terra e pensava come
poteva essere divertente stare su quel pianeta dove viveva tanta gente, mentre lei
era sempre sola soletta nel buio del cielo.
I giorni passavano e nella testa della stellina si faceva
strada sempre di più il pensiero di andare sulla terra, finché un bel
giorno una cometa le passò vicino; la stellina la chiamò urlando più forte che poteva, perché la cometa correva molto forte:

"Ciao Stellina. Io sono la fatina Petunia", la nostra stellina era contenta di non essere più sola e raccontò alla fatina quello che aveva visto qualche giorno prima: "Alcuni giorni fa ho
incontrato la Cometa Frettolosa...", Petunia la interruppe dicendole: "Mi ha detto che una stellina la chiamava, ma correva troppo veloce e non poteva fermarsi però mi ha chiesto di cercarti! Cosa c'è che non va?".
La stellina espresse il suo desiderio e la fatina le disse: “Sulla terra non c’è nulla di speciale per cui valga la pena lasciare il nostro
meraviglioso cielo, ma se tu lo vuoi veramente esaudirò il tuo desiderio.
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Là, lei non conosceva e si ritrovò confusa e spaesata in mezzo al traffico, tra auto che sfrecciavano strombazzando, cani che abbaiavano, sirene di ambulanze e tutto quello a cui gli esseri umani sono abituati ma non lei!
Rischiò persino di essere schiacciata dalla gente che
camminava velocemente sui marciapiedi, desiderò più che mai la
quiete, il silenzio e la solitudine del suo posticino in cielo tra le altre
stelle.
Non sapeva come fare, non sapeva come tornare indietro e
cominciò a piangere e disperarsi ma nessuno poteva udire la sua voce in mezzo
a quel gran frastuono.
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La piccola fata Petunia confessò: "Ho aiutato io Stellina a scendere sulla terra perché lo desiderava tanto!".
Molto arrabbiata la regina delle fate rimproverò la fatina,
per aver agito senza il suo permesso e le disse: “Non sempre quello che si
desidera è veramente il meglio per noi” e rapidamente scese sulla terra
dove per tutta la notte cercò la piccola stella.
Finalmente alle prime luci dell’alba notò tra le auto in
sosta un piccolo bagliore, era la stellina che si stava spegnendo a poco a poco.
La raccolse allora tra le sue braccia e la riportò in cielo tra le sue
sorelle.
Così la piccola stella riprese il suo posto in cielo, da
quel giorno non si lamentò mai più del silenzio e della noia.
Aveva capito la lezione, si scusò con la Regina delle Fate per tutte le preoccupazioni che le aveva procurato e per il tempo perso.
Aveva capito la lezione, si scusò con la Regina delle Fate per tutte le preoccupazioni che le aveva procurato e per il tempo perso.
Una fiaba dolce per una dolce ninnanana, brave!!
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