Il piccolo Faustino, come ogni sera, rannicchiato nel suo
lettino diceva le preghiere della notte. Aveva un interlocutore molto speciale
che vedeva solo lui: era un angioletto piccolo e dorato che stava ai piedi del
suo lettino e gli faceva compagnia.
Un brutto giorno il papà di
Faustino perse il lavoro, per questo motivo era sempre molto nervoso e litigava
con la mamma.
Faustino, appena udiva le urla, scappava nella sua stanzetta, raccontava tutto al suo angioletto, pregandolo di risolvere tutto e l’angioletto gli rispose: “Mi spiace Faustino, io sono l’angioletto dei sogni dei bambini, non posso fare nulla per i grandi”.
Faustino, appena udiva le urla, scappava nella sua stanzetta, raccontava tutto al suo angioletto, pregandolo di risolvere tutto e l’angioletto gli rispose: “Mi spiace Faustino, io sono l’angioletto dei sogni dei bambini, non posso fare nulla per i grandi”.
Il piccolo, allora, disse al suo
angioletto che avrebbe rinunciato ai suoi sogni da bambino pur di parlare con
un Angelo da grandi che potesse aiutarlo.
L’angioletto dei bimbi lo salutò e volò sulla sua nuvoletta e poi su una più alta ed un’altra più alta ancora, finché raggiunse un Angelo grande e potente al quale racconto che il piccolo Faustino era disposto a rinunciare ai suoi sogni da bambino, pur di aiutare la sua famiglia.
L’Angelo grande e potente comprese
la grande sofferenza di Faustino, radunò quindi alcuni angeli e li
mandò in giro, dicendo loro di tornare solo quando avrebbero trovato un posto
dove far lavorare il papà del piccolo.
Finalmente alcuni giorni dopo l’Angelo comunicò all’angioletto di aver trovato il lavoro per il papà di Faustino.
Per fortuna l’Angelo grande e potente li guardava dall’alto e comprese che i bimbi non devono mai rinunciare ai loro sogni, permise così
all’angioletto dei bimbi di restare e sognare con Faustino per tanti tanti anni ancora.
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